risposta:
IRRIGAZIONI: trattandosi quasi sempre di piante tenute in contenitori, (vasi o fiorirere) lo sviluppo delle radici è limitato e quindi è maggiormente importante evitare momenti di deficit idrico o all’opposto il ristagno dell’acqua nelle radici che ne provocherebbe l’asfissia. Per questi motivi le annaffiature devono essere regolari e regolate in funzione della temperatura, della qualità e della natura del terriccio, oltre che, ovviamente, dalle esigenze specifiche di ogni pianta. Magofioraio può quindi dare consigli con periodi di irrigazioni solamente indicativi, mentre è sempre buona norma sentire al tatto il terriccio per testarne l’umidità. L’acqua che viene utilizzata non deve mai essere troppo fredda o troppo calda e possibilmente dovrebbe essere piovana in quanto calcare e cloro presenti nell’acqua del rubinetto, in lungo periodo possono, per certe specie, dare origine a problemi come, ad esempio, l’ingiallimento delle foglie.